Da ragazzina, cresciuta in Oratorio all’insegna dell’Azione Cattolica, del gruppo Mani Tese, dell’impegno umano e sociale… pensavo e, idealmente immaginavo, che la Chiesa fosse formata da persone quasi Sante!
La mia era la classica esperienza dell’impegno Oratoriale dalle mille proposte e dall’abbraccio ideale, non solo al mondo intero, ma soprattutto a quella parte di umanità più povera, più in difficoltà, praticamente meno fortunata di me e delle persone che affollavano la mia realtà adolescenziale!
In questo contesto la “sincerità”, inoculatami da Don Pietro Zambelli, allora responsabile dell’Oratorio del mio paese, tutt’ora vivente, era un grande valore, difficile da vivere nel “piccolo” di ogni giorno, ma, per il Cristiano, possibile!
Anzi, ripeteva Don Pietro, “è un così grande valore che per il Cristiano normale è la struttura portante della persona”; infatti la sincerità si trasforma tutti i giorni in atteggiamenti concreti, nelle relazioni con le persone, in una costante “collaborazione” con loro, e non certo in gare di “bulimia psicologica” di scalata al potere o di predominio…!!!
Per me e per i miei amici del tempo, era un onore vivere e crescere nella “lealtà”, e questo comunicava speranza e fiducia che mi rendevano semplicemente attenta alle sofferenze e alle difficoltà degli altri.
E’ bellissima l’esperienza di dare una mano agli altri… non in base ai successi o alle sconfitte, ma trovando nella Fede la ragione del vivere in quel modo… di vivere trasformando, talvolta anche in modo poderoso, le sconfitte in opportunità!
Certo, essere “sinceri”, con la “S” maiuscola, non è semplice… tuttavia sta alla base di ogni relazione sociale e famigliare: moglie-marito, padre-figlio/a, madre-figlia/o… la “sincerità” fra i membri della stessa famiglia, crea legami di amore e non è certo differente nella società!!!
Chiarissimo vero? Sì, perché il pensiero comune e diffuso, alla portata di tutti, è che dirsi la verità corrisponda ad essere brutali!!!
Invece, nella mia esperienza, non solo nel mio rapporto con le famiglie come responsabile della Comunità, ma anche nelle molte relazioni sociali, nei rapporti con le varie Istituzioni e Associazioni e addirittura, con persone che si ispirano esplicitamente ad una forte identità religiosa…, mai avrei pensato di avere a che fare con un numero così elevato di personalità “manipolatorie” e “calcolatrici” … che, sotto l’apparente bontà manierata e di facciata, cercano di sedurre, di convincere, di ingannare l’interlocutore!
E’ incredibilmente penoso constatare come persone che si dicono Cristiane siano così abili nel raggirare ed illudere il prossimo della bontà dei loro obiettivi!
Quante volte sento dire, da genitori, parenti, ma anche da persone che, a loro dire, si prestano nell’aiuto agli altri…: “l’importante è che non ti scoprano!?!”
Allora mi chiedo: “cos’è la menzogna?”
La mia risposta non è nei dizionari o in Wikipedia etc., ma la posso trovare solo nel “disordine” che si è fatto strada, piano piano, dentro di noi unicamente con lo scopo e la volontà intenzionale di ingannare l’altro…!
Sant’Agostino dice che la menzogna: “Non giova a nessuno… e nuoce a qualcuno!”
Nel campo della famiglia, dell’amicizia e di una qualsiasi comunità Cristiana… il rapporto sincero è ESSENZIALE! E lo è anche quando la “verità” è scomoda e dolorosa…!
Sì perché, la verità, a dispetto dell’apparente reazione psicologica, magari contraria, crea sempre una crescita… una sicurezza, una certezza estremamente positiva nell’intero ambiente in cui si vive.
Recentemente, sono stata impressionata dalla raffinatezza della tecnica verbale usata con arte da alcune persone… e dall’influsso sottile, direi quasi inconscio, che queste modalità comunicative possono avere sui rapporti umani!
La menzogna è la forma degenerata della persona umana che mira a vedere gli altri come qualcuno da usare e poi eliminare, da oltrepassare… da impiegare come “sgabello” per raggiungere un proprio obiettivo nascosto!
L’effetto deleterio della bugia, è enorme!
Forse, purtroppo, molti di noi lo pensano fermo al momento della relazione, invece, il male della menzogna, continua ad insinuarsi e a crescere là dove è stato seminato…, anche molto tempo dopo che la bugia è stata detta!!! Questo produce nella persona scompiglio, turbamento, risentimento, incertezza, ma, soprattutto, sospetto e diffidenza profondi nei confronti dell’altro e degli altri, creando voragini nel cuore delle persone.
Quante volte è successo che momenti di menzogna hanno avuto un’incidenza tutt’altro che lieve nella vita di molte persone, producendo difficoltà relazionali e conflitti all’interno dell’ambito parentale, ma anche dell’ambito sociale.
E’ palese come, in molti di noi che ci professiamo Cristiani, sia venuta meno la morale Cristiana… facendoci smarrire l’essenziale valore etico della sincerità, dimenticando così la strada per una crescita continua e completa della persona!
Il Premio Nobel Elic Wiesel scrisse:
“Quando moriremo e andremo in cielo, e incontreremo il nostro Creatore, il Creatore non ci chiederà:
Perché non sei diventato un Messia?
Perché non hai scoperto il rimedio contro il cancro?
Perché non sei stato questo… o quello…?
L’unica cosa che ci chiederà in quel momento decisivo, sarà:
Perché non sei diventato te stesso?”
E sì… evitiamo che la menzogna influisca così pesantemente sul nostro vissuto Cristiano e umano… lasciamo da parte la schifezza, consapevole, scientifica ed intenzionale, di ingannare gli altri!!!
Suor Rosalina
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